MAGNIFICAT
Edizioni Amarganta
"Con una prosa curata, delicata e poetica, Elvira Manco tratteggia il ritratto vivido di Emma, Sara e Didina intrecciandone il destino in un momento particolare della loro esistenza. Con maestria, l’autrice alterna le voci delle protagoniste che oscillano tra il presente e il passato sul filo conduttore rappresentato dalla parabola di Emma. I dilemmi, i tentativi, le ansie, la paura della solitudine e, più oscura e minacciosa, la paura della morte, sono i temi portanti dell’intera vicenda. Ma la paura più grande che emerge dalle nebbie dell’inconscio, è quella del senso e del valore di ciascuna esistenza. Il tema dell’accompagnamento alla morte, dell’eutanasia, dei moti segreti e inconfessabili dell’anima ma, in definitiva, della ricerca della bellezza, in tutte le sue forme, persino quelle più dolorose, toccano il lettore nel profondo, accendendo una nuova luce di consapevolezza sul suo quotidiano."
Cristina Lattaro
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MAGNIFICAT
SCRIVERE
Si comincia sempre da una microstoria, da una suggestione.
Spesso è un’immagine che diventa simbolo del racconto e da lì si parte cercando una completezza, una geometria possibile, un’equazione.
In realtà il più è incomprensibile, non misurabile. Le immagini cominciano a germogliarmi e a cercare le parole per raccontarsi.
Così scrivo cercando un senso che non accetta finalitÃ
né finali.


MAGNIFICAT
La trama
Emma e Sara si incontrano virtualmente in un forum di poesia e così nasce, immediata, una sintonia che travalica i bisogni e gli intralci umani e consente invece un riconoscimento di anime.
La reciproca esplorazione di universi interiori, risponde a bisogni che, nella loro diversità e complessità, portano tutti i personaggi della storia a intrecciare i loro destini.
Accanto alle due protagoniste, si delinea, in tutta la sua umanità, la figura di Didina, donna di fiducia di Emma.
Tra paure e dubbi, nasce tra le tre donne, una complicità insolita e apparentemente inspiegabile, fatta di ansia e tenerezza, soprattutto quando Emma chiede alla madre Luciana di fare chiarezza sulla misteriosa morte del padre.
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Luca, Lorenzo e Roberto sono i personaggi maschili che, legati in alterne vicende alle protagoniste, si troveranno coinvolti nel difficile percorso che porterà all'epilogo della storia.

È di questo "oltre" che si ha bisogno, di questa trasformazione del malessere proprio e collettivo; e in questo senso l’arte, la scrittura, la poesia, diventano elementi alchemici e trasmutano la materia.
MAGNIFICAT
LEGGI L'INCIPIT
Emma guardava stupefatta la neve. Non nevica mai qui da noi, pensava. E tutto quel candore silenzioso intorno, quella immobilità, come se tutti gli esseri viventi stessero trattenendo il fiato, le comunicavano il senso di una vitalità sconosciuta e misteriosa. Infilò gli scarponi più caldi che aveva e, sopra, gli stivali di gomma che usava abitualmente per i lavori nei campi e uscì. Uscì e trattenne il fiato anche lei. Sembrava il luogo incantato di una delle fiabe della sua infanzia. Non un suono, non un colore, la neve aveva coperto anche le querce e quel biancore assoluto abbagliava e penetrava attraverso il giaccone e gli abiti pesanti fino a farle venire brividi sulla pelle. Respirò e una nuvola di vapore rese ancor più vago il panorama intorno, vago, distante, con vita vissuta vivente e non vista. Rimase ferma sotto la veranda esterna, le spiaceva contaminare la purezza camminandoci sopra, così restò immobile a guardare, a una trentina di metri da lei, il muso puntuto e guardingo della volpe che si avvicinava con cautela.
